La norma di riferimento che regolamenta il settore pirotecnico è il D.Lgs. N.123 del 29 Luglio 2015, di recepimento della Direttiva Europea 2013/29/UE.

“Il presente decreto definisce la disciplina volta ad attuare la libera circolazione degli articoli pirotecnici nel mercato interno, assicurando, le esigenze di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica e di tutela della pubblica incolumità, la tutela dei consumatori e la protezione ambientale.”

Tale decreto classifica i fuochi d’artificio in categorie a seconda della potenziale pericolosità e della rumorosità:

CATEGORIA F1: fuochi d’artificio che presentano un rischio potenziale estremamente basso e un livello di rumorosità trascurabile e che sono destinati ad essere utilizzati in spazi confinati, compresi i fuochi d’artificio destinati ad essere usati all’interno di edifici.

CATEGORIA F2: fuochi d’artificio che presentano un basso rischio potenziale e un basso livello di rumorosità e che sono destinati a essere usati al di fuori di edifici in spazi confinati.

CATEGORIA F3: fuochi d’artificio che presentano un rischio potenziale medio e che sono destinati ad essere usati al di fuori di edifici in grandi spazi aperti e il cui livello di rumorosità non è nocivo per la salute umana.

CATEGORIA T1: articoli pirotecnici per uso scenico (teatrali) che presentano un rischio potenziale ridotto.

CATEGORIA P1: articoli pirotecnici, diversi dai fuochi d’artificio e dagli articoli pirotecnici teatrali, che presentano un rischio potenziale ridotto.